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Agosto 2024

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[vc_row][vc_column][vc_column_text]Ecco che con settembre si palesano tutti i segnali che l’estate sta giungendo al suo termine: l’aria si rinfresca, le vacanze diventano ricordi e il ritmo della vita comincia ad accelerare. Eh sì, ciò significa che è arrivato il tempo in cui i bambini tornano a scuola e noi adulti a lavorare, ma prima di dire addio alle nostre giornate “leggere” con un libro o una rivista sottobraccio, voglio presentarvi una delle figure più illustri e ribelli della letteratura portoghese del XIX secolo: Camilo Castelo Branco. Scommetto che alla fine di questo articolo vi verrà voglia di approfondire questo autore, magari leggendo qualche sua opera.

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Giurista e librettista, Angelo Zanardini visse a diretto contatto con la musica del proprio tempo sia come compositore di diversi brani vocali e strumentali, sia come autore di libretti, sia come prolifico curatore di versioni ritmiche in italiano dal francese e dal tedesco. Nato a Venezia nel 1820, frequentò la facoltà di giurisprudenza a Padova, assecondando così la tradizione familiare, e iniziò fin da giovane a coltivare ambizioni artistiche, studiando pianoforte e composizione. Viaggiò molto, in particolare in Francia e in Germania, sviluppando un grande interesse per le diversità culturali e linguistiche e per le letterature di questi paesi. Dal 1848 ricoprì diverse cariche politiche e amministrative, svolse la professione di avvocato a Treviso e a Milano e fu consigliere di prefettura in diverse città italiane.