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[vc_row][vc_column][vc_column_text] Chi si ferma è perduto, e infatti La bottega dei traduttori, in eterno fermento, l’ 8 e 9 giugno ha partecipato, per la prima volta, alla IV edizione di Barchette di carta, la Festa del Libro itinerante presso il Chiostro degli Agostiniani a Bracciano. Il tema di tale evento è stato “Parole non dette. Io e l’Altro, incontriamoci tra le pagine” per esortare i presenti a riflettere sull’importanza del dialogo e la comprensione.    Quattro socie, Flavia, Francesca, Lorena e Selenia, si sono offerte per orgogliosamente rappresentare La bottega con i suoi mille progetti e iniziative, come il kit La bottega dei traduttori per l’ambiente, grazie al quale sono stati piantati ben 1350 in tutto il mondo con TreeNation, e la neonata raccolta di racconti Prospettive: racconti ai confini della traduzione, pubblicata a seguito del laboratorio di scrittura creativa e acquistabile a questo link. A loro la parola per descrivere la loro personale esperienza in fiera.

[vc_row][vc_column][vc_column_text]L’estate è ormai alle porte, le alte temperature fanno già capolino e la voglia di mare viene di conseguenza. È proprio questo irrefrenabile desiderio di trovare refrigerio tra le acque salmastre che mi spinge a parlarvi di colei che ha scelto il mare come fulcro della sua produzione letteraria, ossia la grande vate portoghese Sophia de Mello Breyner Andresen.

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Milena Jesenská è entrata nella storia letteraria per essere stata la destinataria di numerose lettere scritte nel 1920 da uno dei massimi esponenti della letteratura del XX secolo, lo scrittore boemo di lingua tedesca Franz Kafka. Le lettere sono state pubblicate nel 1952 con il titolo Briefe an Milena dal critico Willy Haas che le aveva ricevute direttamente dalla Jesenská a Praga nel 1939, prima che l’esercito nazista entrasse nella città. In Italia le Lettere a Milena sono uscite nel 1954 per Mondadori nella traduzione di Ervino Pocar. Un flusso di oltre cento missive, fra cui cartoline e telegrammi, protrattosi fino al dicembre 1923, prese l’avvio da Merano, dove Kafka trascorse un soggiorno di tre mesi per cura, e rappresenta non solo la testimonianza preziosa di un rapporto d’amore destinato a restare epistolare, ma è una sorta di autoconfessione intima dell’autore, lo svelamento del suo tormentato mondo interiore alla silenziosa interlocutrice, le cui lettere originali non sono mai state ritrovate. 

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Nel corso delle edizioni di "Una Rete di Incontri," abbiamo esplorato diversi argomenti. Lo scopo è sempre stato quello di chiacchierare per condividere idee e punti di vista con persone che vivono una solitudine professionale simile alla nostra. Un grande cruccio, emerso più volte nei vari incontri, è stato il portfolio. Lontane dall’idea di poter distillare pillole salvavita di conoscenza, abbiamo deciso di affrontare l’argomento in modo collaborativo. Per noi, in primis, è stato difficile capire quale fosse la miglior struttura di presentazione, e ci siamo dette che avremmo potuto costruire delle linee guida grazie alla forza della rete che ci sostiene partecipando a questi eventi di networking online. Ci siamo quindi armate del nostro sorriso e del nostro caro amico Canva per immaginare insieme la concezione di un portfolio.

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Se potessimo riassumere con una parola l’esperienza al Salone del Libro 2024 con La bottega dei traduttori, useremmo SPETTACOLARE! Il Salone Internazionale del Libro di Torino è un evento sognato da tutti coloro che lavorano nel mondo dei libri. Partecipare significa immergersi in un formicaio instancabile di incontri e scoperte che richiedono giorni per essere assimilate. Anche quest’anno, La bottega dei traduttori ha partecipato al Salone con il proprio stand al padiglione 2, H145, tra le socie volontarie c’eravamo anche noi: Maddalena, Mariangela e Sarah. 

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Ebba Gustava Augusta Atterbom (1868 Gryt nella contea di Södermanland – 1961 Göteborg) è stata una traduttrice svedese.  Seconda figlia di Ernst Atterbom, ufficiale dell’esercito, ingegnere e figlio del poeta romantico Per Daniel Amadeus Atterbom membro dell’Accademia Svedese, e di Augusta Tigerschiöld, Ebba aveva ereditato il talento letterario dal famoso nonno. Nel 1879 la famiglia si trasferì a Göteborg, dove Ebba frequentò insieme alle sorelle la nuova scuola elementare femminile Nya Elementarläroverket för flickor. Vari furono i suoi spostamenti e dal 1907 visse a Kungälv nella Svezia sud-occidentale, mantenendosi sempre in contatto con gli ambienti culturali di Göteborg.   La frequentazione della famiglia Salomon le permise di stringere un’amicizia duratura e una relazione artistica con la figlia Sophie, coniugata Elkan, futura autrice di romanzi e di novelle, di cui Ebba correggeva personalmente i manoscritti, e tramite lei di fare la conoscenza di Selma Lagerlöf, scrittrice per l’infanzia e prima donna della storia a ricevere il Nobel per la letteratura nel 1909. 

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Forse non tutti sanno che ogni 5 maggio si commemora O Dia Mundial da Língua Portuguesa. Tale data è stata scelta nel 2009 dalla Comunità dei Paesi di lingua portoghese (CPLP) e confermata successivamente nel 2019 dall'UNESCO. I numeri non sono il mio forte, ma dovete sapere che sono più di 265 milioni le persone, sparse per tutti i continenti, che parlano portoghese. Non è solo una delle lingue più diffuse nel mondo, ma anche uno strumento indispensabile per la comunicazione internazionale e la diffusione della cultura lusofona. Ma perché si è deciso di festeggiare proprio il 5 maggio?  Ecco che la letteratura vince su tutto e tutti. Si suppone infatti che la data di tale ricorrenza sia stata fissata perché coincide con l’ipotetico giorno in cui è nato Luís Vaz de Camões, nel 1524 a Lisbona.

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Aale Maria Tynni-Haavio è stata una poetessa e traduttrice finlandese. Originaria dell’Ingria, regione storica dell’impero russo facente parte della regione amministrativa (oblast) di Leningrado (oggi San Pietroburgo) situata sulle rive del golfo di Finlandia, Aale Tynni nacque a Kolppana nel 1913. Figlia di un giornalista e preside e di un’insegnante, dopo la Rivoluzione d’ottobre si trasferì nel 1919 con la famiglia in Finlandia e si stabilì a Helsinki. Iniziò in giovane età a scrivere poesie e a pubblicarle sul giornalino della scuola. Dal 1932 al 1936 studiò filosofia e letteratura finlandese all‘università di Helsinki. Durante gli anni universitari sperimentò la recitazione di poesie e si avvicinò al teatro. Il focus dei suoi interessi letterari erano la dizione poetica e il metro saffico su cui scrisse la tesi di laurea. 

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Fresca e rigenerata dall’evento primaverile “Bologna meets La bottega” e dalla mastodontica Bologna Children’s Book Fair, risplendente dei vivaci colori delle illustrazioni, mi sorge spontaneo presentare la pioniera della letteratura infantile portoghese: Ana de Castro Osório (1872-1935). Non solo autrice – i suoi libri sono stati tradotti in francese, italiano e spagnolo – ma anche editrice (nel 1897 fonda “Livraria Editora Para Crianças”), giornalista, pedagoga, docente ed emblematica personalità del femminismo repubblicano, nonché ideatrice della Liga Republicana das Mulheres Portuguesas e della rivista A Sociedade Futura.