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Lusofoniamo

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[vc_row][vc_column][vc_column_text]Prima di introdurre la scrittura socialmente impegnata di una grande autrice contemporanea, vorrei fare  una piccola digressione storica, geografica e, ovviamente, linguistica.   Il portoghese è una lingua universale – la quinta più parlata al mondo – che unisce non solo i portoghesi  e i brasiliani, ma anche i paesi africani aderenti alla PALOP (Países Africanos  de Língua Oficial Portuguesa) ossia Angola, Mozambico, Guinea-Bissau, São Tomé e Principe, Capo  Verde e la Guinea Equatoriale. A esclusione di quest’ultima, antico territorio spagnolo, le altre cinque  sono ex colonie dell’impero portoghese che hanno raggiunto l’indipendenza a seguito della rivoluzione  dei Garofani (1974). Uno degli ultimi paesi a liberarsi dalle catene del colonialismo europeo è stato il  Mozambico (1975), patria di Paulina Chiziane, scrittrice ed esponente della letteratura post  indipendenza grazie alle protagoniste dei suoi romanzi. 

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Nel curriculum del Nobel per la letteratura José Saramago (1922-2010), tra i tanti mestieri precedenti la sua carriera di autore, non poteva mancare la professione di traduttore. Le umili origini, la sua fame di conoscenza e, perché omettere tale dettaglio, il sincero bisogno di integrare al suo stipendio qualche soldo in più, lo hanno spinto a fare questo esperimento. 

[vc_row][vc_column][vc_column_text]La magia del Natale si avvicina e, per gli amanti della lettura, niente rievoca tale atmosfera come la trasformazione dell’avaro e insensibile Ebenezer Scrooge in A Christmas Carol di Charles Dickens. Tra gli innumerevoli classici che celebrano tale festività, vorrei dirottare la vostra attenzione verso le calde spiagge di Rio de Janeiro, dove ci sarà difficile sfuggire al fascino di una delle voci più importanti e poliedriche della letteratura brasiliana dell’Ottocento: Joaquim Maria Machado de Assis.