Racconti di Natale: Missa do galo, di Machado de Assis
La magia del Natale si avvicina e, per gli amanti della lettura, niente rievoca tale atmosfera come la
trasformazione dell’avaro e insensibile Ebenezer Scrooge in A Christmas Carol di Charles Dickens.
Tra gli innumerevoli classici che celebrano tale festività, vorrei dirottare la vostra attenzione verso le
calde spiagge di Rio de Janeiro, dove ci sarà difficile sfuggire al fascino di una delle voci più importanti
e poliedriche della letteratura brasiliana dell’Ottocento: Joaquim Maria Machado de Assis.
In occasione del recente 115°anniversario della sua scomparsa (1839-1908), è doveroso celebrarlo, non
solo per l’audace nazionalismo post-coloniale dei suoi ritratti dell’alta società corrotta di Memórias
postumas di Brás Cubas o del suo Dom Casmurro, ma per il suo atipico racconto di Natale Missa do galo
(Messa del gallo. Sei variazioni sullo stesso tema, a cura di Andrea Ciacchi, Robin editore).
La storia, inclusa nella raccolta Páginas Recolhidas (1899), ruota attorno al confuso ricordo del solitario
diciassettenne Nogueira, trasferitosi a Rio de Janeiro dal cugino Meneses, sposato con Conceição. Da
buon cristiano, la notte della Vigilia, decide di assistere alla missa do galo, la messa di mezzanotte, a
differenza del cugino che preferisce festeggiare a casa dell’amante, sotto gli occhi consapevoli della
moglie. Ed ecco rivelarsi la magia del Natale che distoglie il timido sguardo di Nogueira dal suo Don
Chisciotte per concentrare ogni suo pensiero verso la misteriosa e appassita figura della trentenne
Conceição. La calda e intima atmosfera non fa che alimentare la nascente attrazione, nonostante non ci
sia alcuna realizzazione fisica del loro segreto desiderio. Ormai persa la “concezione” del tempo, un
vicino, da buon spirito del Natale dickensiano, bussa alla loro finestra per avvertire Nogueira
dell’imminente messa, interrompendo bruscamente la loro ardita conversazione.
In linea con il ravvedimento dell’avarissimo Scrooge, anche qui non manca il miracoloso lieto fine:
Conceição recupera i principi morali e le vesti da “santa donna”, come se l’intimo incontro della notte
precedente non fosse mai avvenuto.
Machado de Assis ci ha regalato una narrazione natalizia unica nel suo genere. Sacro e profano, desideri
nascosti e tradizioni conservatrici rivelano la sua passione per l’esplorazione delle celate velleità della
psiche umana, placate solo dalla ragione che spinge tutti ad assumere comportamenti socialmente
“corretti”.
Cavalcando l’onda dello spirito natalizio carioca, non posso che augurarvi un sereno Natale, auspico
che sia un Natale dalle sfumature che preferite, tradizionali o audaci come le vostre letture predilette,
condito da un pizzico di curiosità e colori di pace. Feliz Natal!
Selenia Amato