Ricomincio dai Libri: un’esperienza impossibile da archiviare
Ciao a tutt*, siamo Mariangela, Mafalda e Silvia, ci siamo conosciute grazie a La bottega dei traduttori e oggi vi raccontiamo la nostra esperienza a “Ricomincio dai libri”, la fiera del libro che si è tenuta all’Archivio di Stato di Napoli dal 22 al 24 settembre.
Iniziamo col dire come siamo finite in bottega…
Mariangela: La mia primissima esperienza con La bottega dei traduttori risale a circa un anno fa, in occasione di “Napoli meets La bottega”. Era da un po’ che seguivo l’attività dell’associazione sui social, ma non mi era ancora capitato di partecipare ai loro corsi. Così, in un’afosa giornata d’agosto del 2022, decisi che era arrivato il momento di buttarsi e mi iscrissi al primo laboratorio in presenza che si sarebbe tenuto a Napoli dopo qualche mese. Da allora mi sono associata, ho partecipato a “Padova meets La bottega” e mi sono offerta come volontaria per il SalTo 2023 di Torino, un’esperienza così incredibile che non mi sono lasciata sfuggire la possibilità di bissare con “Ricomincio dai Libri”.
Mafalda: Seguo La bottega dei traduttori da qualche anno e appena è stato possibile diventare socia l’ho fatto senza esitare. Ho seguito molti corsi di traduzione con altre associazioni, agenzie letterarie, ecc., ma quando ho conosciuto le ragazze de La bottega ho avuto subito la sensazione di aver trovato il mio posto. Ho seguito il corso di traduzione editoriale dal francese, vari webinar e seminari, e sono sempre stata soddisfatta, ho sempre imparato molto e trovato insegnati preparati e professionali, estremamente simpatici e disponibili. La bottega dei traduttori ha una marcia in più, anzi noi de La bottega dei traduttori abbiamo una marcia in più, perché una volta terminato il corso e spento il computer continuiamo a far parte di una community meravigliosa, che ci unisce e ci permette di aspirare al meglio.
Silvia: Sono associata a La bottega dei traduttori dal 2022, inizialmente ho avuto modo di conoscere le mie colleghe, fare delle belle chiacchierate e scambiare idee e opinioni, partecipando a “Una rete di incontri” grazie a cui ho avuto la possibilità di avere delucidazioni su diversi argomenti inerenti al lavoro del traduttore, fino a quando non siamo riuscite finalmente ad incontrarci e conoscerci di persona a Napoli per “Napoli meets La bottega”. La bottega è più che un’associazione, una famiglia fatta di traduttori sparsi un po’ per il mondo, ma che grazie alle tecnologie di oggi riescono a sostenersi l’un l’altro accorciando le distanze ed essendo sempre presenti anche solo virtualmente. L’obiettivo che La bottega è riuscita a raggiungere è quello di colmare proprio la distanza attraverso tantissime iniziative e non solo, il gruppo Telegram ci tiene unite tutte, consapevoli di poter contare sull’aiuto e l’appoggio di colleghi pronti ad intervenire per qualsiasi dubbio. Inoltre, l’associazione ha saputo dare vita a un gruppo che riesce a mantenersi in un’atmosfera viva, ricca di partecipazione ed interazione, e non solo come uno spazio di discussione e condivisione, ma anche come canale di riflessione. Sono davvero felice di farne parte!
Dagli incontri online a quelli in presenza, un’occasione unica per conoscere nuovi editori e collegh*. Non è semplice riassumere le giornate trascorse a Napoli, ma vogliamo comunque provare a farvi entrare in quel vortice di emozioni che è stato “Ricomincio dai libri”.
Mariangela: Chi mi conosce sa che sono un animale notturno e che al mattino amo dormire fino a tardi. Solo rari, rarissimi eventi sono in grado di farmi strisciare fuori dal letto prima delle 10, e si tratta prevalentemente di viaggi, scadenze particolarmente ristrette e… eventi organizzati da La bottega dei traduttori. È stato così che, borsa brandizzata dell’associazione in spalla, sono partita col treno delle 6:00 per raggiungere Napoli, dove Lorena e Pina del Consiglio Direttivo aspettavano le socie volontarie. Insieme a Silvia, Angela, Fiorella, Mafalda e i loro sorrisi è stato un piacere chiacchierare con gli editori a noi vicini e accogliere chiunque si sia fermat* allo stand: tradupersone interessate ad associarsi, una book influencer che ci ha definite “lo stand più simpatico”, universitar* promettenti e persino un avido lettore dei libri di ABEditore che si è complimentato per le traduzioni curate da La bottega. Insomma, il sole e l’afa della prima giornata, e la bomba d’acqua della seconda, non hanno smorzato il nostro entusiasmo, anzi, Fiorella si è detta felice di aver incontrato tante socie di persona e che questa esperienza ha fatto maturare in lei un senso di appartenenza più forte al gruppo; Silvia invece ha particolarmente apprezzato i momenti trascorsi insieme tra scambi di opinioni e risate, sostenendo che quando si sta bene il tempo vola. In occasione della presentazione dell’associazione, ho avuto l’onere e l’onore di raccontare la mia esperienza come socia attiva. Ho parlato di quanto abbia influito l’aspetto umano de La bottega sulla mia decisione di diventare socia, di quanto sia bello far parte di un gruppo di persone pronte a supportarsi, a darsi consigli e collaborare, e di come fare rete, lavorare insieme e confrontarsi ci permetta di crescere sia dal punto di vista professionale che personale.
Naturalmente, non ho resistito al richiamo dei nuovi gadget firmati La bottega dei traduttori: i segnalibri, il door hanger “Translator at work/coffee break” e la mitica agenda che Silvia ha sponsorizzato in modo esemplare e appassionato.
Mafalda: Le giornate trascorse a “Ricomincio dai Libri” come volontaria allo stand de La bottega dei traduttori sono state a dir poco strepitose. Per la prima volta mi sono ritrovata dall’altra parte di quei tavoli piene di meraviglie, a stretto contatto con gli addetti i lavori, con chi i libri li scrive, li traduce e li pubblica. All’inizio la prospettiva di espormi e comunicare con le tantissime persone che sarebbero passate al nostro stand mi spaventava. Sono una traduttrice e come tale sono abituata a lavorare sola, a comunicare per e-mail o al massimo per telefono. Proprio per questo motivo ho deciso di esserci, per uscire dalla mia zona di comfort e rompere il ghiaccio. E non è stato per nulla difficile. Quando ho incontrato Pina, Lorena, Mariangela, Silvia e Fiorella mi sono sentita subito a casa, parte di una famiglia di persone appassionate ed entusiaste, professionali e simpatiche. Per due giorni abbiamo condiviso il nostro amore per la traduzione, fatto conoscere i progetti, le pubblicazioni, i corsi. Tutto questo con leggerezza e una naturalità che nel mio caso non credevo possibile. E mi è piaciuto così tanto che ne farei altre cento di fiere. Mi sono sentita parte di qualcosa di importante, accolta e coccolata. Abbiamo lavorato sodo, ma ci siamo fatte anche tante risate.
Silvia: Ho partecipato a “Ricomincio dai libri” per una sola giornata, ma è stata un’esperienza unica, che mi ha arricchito come persona e come professionista. Abbiamo condiviso curiosità ed esperienze, ci siamo scambiate idee e consigli e siamo state tutte felici di ritrovarci di persona in una cornice avvolta da un’atmosfera viva, piena di interazione e ricca di stimoli, capace di generare forti emozioni. È stata un’esperienza a dir poco coinvolgente e stimolante, dove la condivisione di ansie e paure è servita come sprono non solo per crescere, ma soprattutto per migliorare anche la sfera emotiva e comportamentale, suscitando in ognuna di noi emozioni e ricordi che rimarranno nel tempo.
Come ogni evento/fiera che si rispetti, ci sono momenti condivisi che diventano per tutt* ricordi preziosi, ma anche attimi che caratterizzano le singole esperienze. Questi sono i nostri:
Mariangela: Il momento più bello? Non me ne vogliano le ragazze con cui ho condiviso questo weekend meraviglioso, ma sicuramente aver stretto la mano a Francesco Piccolo è un’emozione che mi porterò dentro per un bel po’!
Mafalda: La cosa più bella è stata senza dubbio vedere l’interesse della gente, incontrare persone che già conoscevano l’associazione e che non vedevano l’ora di entrarne a far parte. E soprattutto, una volta tornata a casa, provare l’entusiasmo e la fame di traduzione dei primi tempi, che negli ultimi tempi era venuta un po’ a mancare. Per questo non smetterò mai di ringraziare La bottega per la splendida possibilità.
Silvia: Ci sono tanti attimi che potrei citare, ma visto che eravamo nella patria dell’ottimo cibo, direi il momento del pranzo tutte insieme. Gnocchetti al sugo con provola e tanti buoni contorni, come melanzane a funghetto, parmigiana, funghi e peperoni, il tutto accompagnato da risate che hanno fatto da sfondo all’intera giornata!